Italiano
Benvenut* in un supermercato interamente autogestito dai suoi consumatori. In questo negozio riforniamo noi gli scaffali, senza intermediario.
I prodotti posso essere auto-ordinati (es. l’olio extravergine d'oliva, il riso,), auto-preparati (dal latte d'avena al kimchi), auto-coltivati (la salvia o i pomodori dell’orto), auto-recuperati (gli avanzi del mercato o del frigo) e auto-impacchettati.
I contenitori del cibo (carta, plastica, vetro, alluminio, tessuto) possono essere raccolti, lavati e riutilizzati, o trasformati. I rifiuti organici possono essere compostati, fermentati, seccati, cucinati.
Il donatore può offrire il cibo gratuitamente, organizzare una colletta o vendere per coprire le spese e il tempo investiti. I pagamenti avvengono peer-to-peer tramite la piattaforma Hyperburgers.
Il negozio non applica rincaro di prezzo sul cibo. Propone invece che ogni qualvolta prendiamo, diamo qualcosa in cambio, si tratti di cibo, packaging o tempo. La donazione in denaro è ben accetta e non ci sono barriere di quantità sul dare.
Il negozio si affida all’opera di volontari per aprire il negozio, e punta ad evolversi verso la compensazione del loro tempo attraverso la costituzione di un salvadanaio di negozio.
Il salvadanaio di negozio riceve donazioni da parte di utenti e sponsors e attiva vari sistemi di finanziamento come crowdfunding, fundraisers, sovvenzioni e bandi.
Gli Hyperburgers non pagano l’affitto, ma adottano spazi inutilizzati offerti dalla città per offrire ai cittadini un luogo in cui condividere pratiche di sostenibilità di quartiere.
Un Hyperburgers è composto di moduli (quali ripiani, cassette, frigoriferi) e strumenti, come (frullatori, termometri e pentole). Può iniziare da un filtro dell’acqua condiviso al piano terra e arrivare all'orto sul tetto.
Assieme a protocolli igienici standard, per processare il cibo gli utenti partecipano a corsi di sicurezza alimentare, entrambi a seconda della natura del negozio.
Quando non coperte dall’ospite, le spese di negozio sono affrontate dal salvadanaio. Laddove è possibile, gli utenti posso installare dispositivi high and low-tech, dal forno solare al pannello solare.
Tutte le strategie, ricette e conoscenze acquisite sono condivise tra i vari negozi locali, applicando lo stesso principio del Take&Give.
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Benvenut* in un supermercato interamente autogestito dai suoi consumatori. In questo negozio riforniamo noi gli scaffali, senza intermediario.
I prodotti posso essere auto-ordinati (es. l’olio extravergine d'oliva, il riso,), auto-preparati (dal latte d'avena al kimchi), auto-coltivati (la salvia o i pomodori dell’orto), auto-recuperati (gli avanzi del mercato o del frigo) e auto-impacchettati.
I contenitori del cibo (carta, plastica, vetro, alluminio, tessuto) possono essere raccolti, lavati e riutilizzati, o trasformati. I rifiuti organici possono essere compostati, fermentati, seccati, cucinati.
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Assieme a protocolli igienici standard, per processare il cibo gli utenti partecipano a corsi di sicurezza alimentare, entrambi a seconda della natura del negozio.
Quando non coperte dall’ospite, le spese di negozio sono affrontate dal salvadanaio. Laddove è possibile, gli utenti posso installare dispositivi high and low-tech, dal forno solare al pannello solare.
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Hyperburgers is a social design project started by Francesca Tambussi. It aims to become a free tool for citizens to make their own Consumers Lab. Wanna start one or join me in the making? Send me an email.
Wanna see where the Hyperburgers wind blows? Updates are mostly posted on Instagram. A recap of the year is sent with the Riseup newsletter, and news about the upcoming Berlin project are on Telegram!
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